Una leggera tachicardia in gravidanza è del tutto normale, specialmente nell’ultimo periodo, quando il cuore deve pompare quantità di sangue maggiori, per provvedere anche al bambino. Il cuore deve infatti pompare sangue per due, ed il meccanismo più efficiente è quello di battere più velocemente. I battiti possono così passare da circa 70 al minuto, a 80-90. Il sistema cardiocircolatorio comincia ad organizzarsi alla nuova condizione già a partire dai primi mesi di gravidanza, per poi di fatto determinare un aumento delle pulsazioni nell’ultimo periodo. Tuttavia, se le palpitazioni si fanno molto intense, è bene sottoporsi ad un controllo medico.
Quali possono essere le cause della tachicardia in gravidanza? A volte, può dipendere dal lavoro della tiroide. Può capitare, infatti, che per la prima volta in gravidanza può manifestarsi una disfunzione tiroidea, in quanto la tiroide stessa è impegnata nello sviluppo somatico e cerebrale del feto: se siamo soggetti ad un caso di ipertiroidismo può, di riflesso, aumentare la frequenza cardiaca. Per conoscere le condizioni della tiroide si può ricorrere ad un esame del sangue che ne misura i valori.
Un’altra causa di tachicardia potrebbe essere la carenza di ferro. Il compito del ferro è quello di portare l’ossigeno nel sangue e, se la sua concentrazione diminuisce, il contenuto di ossigeno circolante si riduce ed il cuore è costretto a lavorare di più per portare in circolo l’ossigeno di cui mamma e bambino necessitano. Per sapere se si soffre di anemia, anche in questo caso, è necessario ricorrere ad un esame del sangue.
Un aumento dei battiti cardiaci può anche essere causato dalla pressione bassa, che si verifica fisiologicamente nei primi mesi della gravidanza in seguito ad una normale vasodilatazione che può determinare cali di pressione. Si tratta di un fenomeno passeggero, che si risolve alla fine del secondo trimestre, con il ritorno alla normalità dei valori.
Anche l’ansia può causare tachicardia. La nuova situazione, le aspettative e le paure legate all’essere madre, possono causare un po’ di ansia che si manifesta con un sensibile aumento dell’attività cardiaca.
Se le palpitazioni ci preoccupano chiediamo al ginecologo, il quale, se lo riterrà opportuno, deciderà di prescrivere una visita cardiologica ed eventuali ulteriori esami strumentali, come un elettrocardiogramma o un ecocardiogramma.